La doppia aggraffatura rappresenta la soluzione usuale per l'installazione delle coperture nelle opere di lattoneria. La tecnica di aggraffatura in copertura è sconsigliata nei rivestimenti di facciata, in quanto le eventuali tensioni tra le lastre possono creare lievi deformazioni a scapito della planarità. La molteplicità di profilatrici e aggraffatrici disponibili consentono una lavorazione razionale ed economica con risultati di ottima qualità a livello tecnico ed estetico. Questo tipo di lavorazione può essere eseguito anche in modo tradizionale, cioè impiegando profilatrici, scantonatici, martelli e pinze per chiudere manualmente le aggraffature .
L'altezza minima dell'aggraffatura finita, pari a 23 mm, risulta dalla piegatura laterale delle lamiere. Impiegando profilatrici e aggraffatrici per la piegatura, si ha una perdita di c.a. 70 mm di materiale per ogni sezione. Nel caso dell'aggraffatura manuale, partendo da pieghe di 35 + 45 mm, questo valore può arrivare anche a 80 mm. Per consentire la dilatazione trasversale delle sezioni, le piegature non devono essere verticali. Il gioco che si forma, pari a 3 – 5 mm assorbe la dilatazione trasversale della lamiera dovuta a fenomeni termici. Una volta terminata l'aggraffatura, la dimensione della sezione misura x + 3 mm
Il ricciolo della doppia piega verticale si trova all'esterno del livello di convogliamento dell'acqua piovana sul manto di copertura, e si può definire impermeabile sui tetti con un'inclinazione minima di 3 gradi (5%). La norma DIN 18339 prescrive questa inclinazione minima per le coperture a nastro in modo da garantire lo scarico dell'acqua piovana in sicurezza. Poiché la doppia aggraffatura non è impermeabile all'acqua stagnante, non è possibile scendere sotto la pendenza minima prescritta senza adottare misure supplementari, nemmeno in corrispondenza di gocciolatoi, correntizi, abbaini e converse. Su superfici ridotte, in cui è inevitabile scendere sotto l'inclinazione minima, occorre impermeabilizzare le aggraffature con nastri di guarnizioni supplementari in corrispondenza dei punti interessati.